Perché regalare un libro a Natale è un gesto che non invecchia mai

Un viaggio tra ricordi d’infanzia, attese sotto l’albero e pagine che sanno ancora emozionare

REGALI NATALELIBRI

Valerio Bernardo

12/12/20253 min leggere

a pile of wrapped presents sitting next to each other
a pile of wrapped presents sitting next to each other

Da piccoli, il Natale aveva un sapore diverso. Non c’erano notifiche, carrelli online, consegne in giornata. C’era l’attesa. Quella vera. Si passavano i giorni contando le ore, immaginando cosa ci sarebbe stato sotto l’albero, osservando i pacchetti con sospetto, scuotendoli di nascosto per cercare di capire. E quando tra quei pacchetti ce n’era uno rettangolare, con la carta tirata bene e un peso “strano”, spesso scattava una sensazione precisa: era un libro. E per qualcuno era una delusione, per altri un piccolo brivido di curiosità, per altri ancora una felicità trattenuta a stento. Perché un libro non si apriva tutto in un attimo: prometteva qualcosa che sarebbe arrivato dopo, con calma.

Ricordiamo tutti quel momento. Lo strappo della carta, l’odore delle pagine nuove, la copertina lucida o ruvida sotto le dita. Ricordiamo anche il pensiero che ci attraversava la testa: “Lo leggerò subito?” oppure “Lo leggerò più avanti?”. E spesso succedeva una cosa curiosa: anche se all’inizio speravamo in un gioco, quel libro finiva per diventare uno dei regali più importanti di quel Natale. Perché i giochi si rompevano, si perdevano, passavano di moda. Il libro restava.

Crescere significa anche accorgersi che quei libri ricevuti da bambini erano molto più di un semplice regalo. Erano porte. Porte verso mondi immaginari, avventure, personaggi che diventavano amici, rifugi silenziosi in cui infilarsi quando fuori pioveva o quando il mondo sembrava un po’ troppo grande. Regalare un libro a Natale significa riaccendere esattamente quella sensazione: l’attesa, la promessa, la possibilità.

Oggi viviamo in un’epoca in cui tutto è immediato. Si apre, si usa, si archivia. Anche i regali spesso seguono questa logica: stupiscono per cinque minuti e poi spariscono. Un libro no. Un libro è l’unico regalo che può rimanere chiuso per giorni senza perdere valore. Anzi, lo acquista. Sta lì, sul comodino o sotto l’albero, come a dire: “Quando vuoi, io ci sono”. È un regalo paziente. E diciamolo: in un mondo che corre sempre, un po’ di pazienza fa quasi paura.

Regalare un libro a Natale è anche un piccolo atto di coraggio. Perché non è il regalo più rumoroso, non fa lucine, non vibra, non suona. Non ha bisogno di istruzioni, né di batterie. Eppure riesce a fare una cosa incredibile: crea silenzio. Quel silenzio buono, quello in cui una persona si siede, apre una pagina e sparisce per un po’. Se ci pensiamo, è quasi rivoluzionario.

C’è poi l’aspetto più bello e più umano di tutti: regalare un libro significa scegliere. Non basta prenderne uno a caso. Anche inconsciamente, si pensa a chi lo riceverà. A cosa gli piace, a cosa potrebbe emozionarlo, a cosa potrebbe servirgli in quel momento della vita. È un regalo che dice: ti vedo. Ed è per questo che un libro, anche se non viene letto subito, viene quasi sempre ricordato. Perché porta con sé un’intenzione.

E poi, ammettiamolo, c’è anche il lato divertente. Perché tutti conosciamo quella persona che scarta il libro, sorride educatamente e dice: “Bellissimo!”, mentre dentro pensa “Lo leggerò… prima o poi”. E spesso quel “prima o poi” arriva davvero. Magari mesi dopo. Magari anni dopo. E in quel momento quel libro trova il suo senso. Perché i libri, a differenza di molti regali, aspettano il momento giusto.

Il Natale è il tempo perfetto per questo tipo di dono. È il momento dell’anno in cui rallentiamo, in cui ci concediamo pause, in cui il tempo sembra improvvisamente più largo. È il periodo in cui una storia può trovare spazio. Regalare un libro a Natale significa regalare una compagnia silenziosa per le sere fredde, per le mattine lente, per quei momenti in cui si sente il bisogno di qualcosa che scaldi senza fare rumore.

Un libro non è mai solo un oggetto. È un ricordo che deve ancora nascere. È una voce che aspetta di essere ascoltata. È un regalo che cresce insieme a chi lo riceve. E forse è proprio per questo che, anche dopo tanti anni, quando pensiamo ai Natali più belli, tra giochi, luci e regali, c’è quasi sempre un libro che riaffiora nella memoria.

Perché alcuni doni passano.
I libri, invece, restano.

Perché regalare un libro a Natale è un gesto che non invecchia mai